Convergenza dell'effetto farfalla

Combattimento [David Reyes Vs Aajhe Farron]

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    Convergenza dell'effetto farfalla
    «L'era dell'oblio - Post I»

    Narrato - «Parlato» - «Altri» - Pensato.

    «Coolkharea - Thalas. 22:30, 21 Maggio 847 Post Revelatio.»



    David batteva nervosamente le dita sul tavolo della locanda nella quale stava brevemente sostando per uno dei suoi periodici incontri con Yennefer. Diverso tempo era passato dallo scontro con l'erede nel labirinto delle nebbie, e da quando il ragazzo ha inavvertitamente svelato a lei le sue reali sembianze, i due hanno cominciato ad incontrarsi periodicamente a Coolkharea o nel Maesphit per scambiare informazioni o semplicemente studiare insieme la cronomanzia.
    Ma a David Thalas non piace, per niente. Non sa perché ma ogni volta che il ragazzo mette piede in città si sente come osservato, anche se si trova completamente da solo. La sensazione di disagio che solitamente si manifesta in David quando Yennefer è vicina comincia a sortire i suoi effetti mentre una ragazza minuta e dai capelli castani si siede allo stesso tavolo del demone.
    "Bloccalo."
    Si limita a dire la ragazza, a bassa voce. A sentire quella richiesta il demone sgrana gli occhi, colto da un senso di disagio.
    "Ne abbiamo già parlato, sai che non voglio farlo."
    Risponde infastidito David a bassa voce.
    "Fallo, non siamo soli."
    Il demone sospira, sa già che Yennefer ha degli ottimi motivi a temere degli ascoltatori indesiderati. con calma, porta una mano sotto il tavolo e canalizza in essa i suoi poteri sul tempo: poco dopo aver udito il rumore del ticchettio di un orologio che lentamente si arresta, il tempo nella locanda si ferma per tutti eccetto il demone e la sua amica.
    "Ti ringrazio, so che non ti piace farlo ma dobbiamo discutere di cose importanti."
    Gli dice la ragazza con la sua caratteristica calma mentre si guarda intorno affascinata.
    "Già, ma non farci l'abitudine."
    Il demone poco dopo estrae dal suo mantello una pergamena che con cura ripone sul tavolo, davanti la ragazza.
    "Ho seguito i tuoi consigli e sono riuscito a sintetizzare su questa pergamena una mia magia di riavvolgimento temporale per i tuoi studi, ma purtroppo per il momento riesco solo a produrne tipi che consentono al massimo due usi prima che faccia... Bhe, un piccolo "boom".
    La ragazza visibilmente contenta prende la pergamena e con la stessa cura del demone la ripone nella sua borsa, tuttavia il suo sorriso sparisce non appena si ricorda del motivo di quell'incontro.
    "Devo parlarti di una cosa molto importante, motivo per cui oggi mi sono presentata qui con diverse sembianze."
    La ragazza estrae dalla sua borsa un foglio di giornale e lo ripone sul tavolo davanti al ragazzo, in prima pagina si parla di uno strano fenomeno a Midgar. Le varie foto sull'articolo ritraggono diversi soldati asgardiani a guardia di un perimetro intorno ad una faglia temporale.
    "La cosa che è successa nel labirinto delle nebbie... Sta succedendo di nuovo, ma questa volta ad Asgard."
    Il ragazzo studia con attenzione l'articolo mentre apprende con orrore quello che sta succedendo ad Hendel. Un disastro dimensionale ad Asgard? Come e perché? Era per caso colpa di un artefatto corrotto dall'anomanexus? Non poteva saperlo, ma era certo che ad Hendel non fossero giunti artefatti corrotti.
    "Sembra grave, per caso sai cosa l'ha causato?"
    Yennefer fa cenno negativo con la testa, poi riprende a parlare.
    "No, ma so che tu puoi risolvere questo problema."
    Il demone a quelle parole ripone l'articolo di giornale sul tavolo, per poi guardare dubbioso l'erede di Heith.
    "Non capisco Yen, questo sta succedendo ad Asgard... Perché te ne preoccupi? Intendo: le altre fazioni non dovrebbero essere felici e contente che un rivale stia avendo questi problemi? Da quel che ho appreso dall'articolo non sembra che il fenomeno possa raggiungere Coolkharea."
    A quelle parole la ragazza s'incupisce, in un normale contesto avrebbe dato ragione al demone. Ma troppe cose erano cambiate dopo la conferenza di cristallo. Specialmente dall'incontro con Aajhe e Vera.
    "Molte cose sono cambiate dalla conferenza di cristallo, e per alcuni motivi non posso permettere che questo succeda ad Asgard. Te ne parlerò a tempo debito, ti chiedo solo di fidarti di me perché sto riponendo molta fiducia in te."
    David non sa cosa pensare. Un erede di Heith che vuole aiutare Asgard? Cosa diamine era successo tra le mura della cittadella?
    "Va bene, cercherò di risolvere questo problema. Poi però mi dovrai spiegare un po' di cose."
    Risponde divertito il demone, non vede l'ora di sapere che novità ha da offrirgli la sua amica a proposito della conferenza.
    "Bene, cercherò di aiutarti il più possibile."
    La ragazza estrae dalla sua borsa un biglietto, che subito consegna al ragazzo. Il biglietto consente un viaggio andata e ritorno in aeronave verso Hendel, Midgar. David usa spesso le aeronavi e sa benissimo quanto possono essere costosi dei biglietti per Midgar, a guardare quello ricevuto da Yennefer in parte ringrazia di poter avere simili facilitazioni.
    "Che volpe, sapevi che non avrei rifiutato. Ti eri già preparata tutto."
    "Esattamente, David."
    Anche Yennefer ora sorride divertita, con il tempo ha imparato a conoscere il giovane cronomante.
    "Appena arrivato troverai il mio contatto. È una persona abbastanza piacevole, sai?
    Yennefer si rilassa, aver sentito David accettare la sua richiesta gli ha tolto un enorme peso dal cuore.
    "Non fidarti di nessuno oltre me ed il mio contatto, mi raccomando."
    "Va bene, cercherò di non combinare disastri."
    Il demone ripone il biglietto nella sua borsa e si alza, pronto a dirigersi verso l'aeronave per Midgar.
    "Allora, direi di cominciare."

    «Hendel - Midgar. 05:20, 22 Maggio 847 Post Revelatio.»



    Arrivato a Midgar dopo diverse ore di viaggio in aeronave, a David non pare vero di poter finalmente sgranchire la gambe. è mattina presto ma il ragazzo nota con piacere come la grande metropoli stia già cominciando ad attivarsi. Mai nella sua vita aveva visto qualcosa del genere: persino le grandi città della sua terra hanno un moderato numero di abitanti, ma Midgar? Era su tutto un altro livello. È tutto così vivo e popolato che fa quasi strano al demone.
    "Veramente una bella città. quasi un peccato che sia Asgardiana.
    Il ragazzo poi si guarda intorno spaesato, alla ricerca del contatto di Yennefer.
    "Yennefer mi ha detto che il contatto mi avrebbe riconosciuto all'esterno dell'aeroporto a causa del mio potere. Deve essere un pezzo grosso se grazie a lui ho avuto la possibilità di accedere a Midgar con il mio equipaggiamento."
    [Paradosso dell'eretico: Attivato.]
    Il ragazzo quindi rimane ad aspettare, mentre per passare il tempo tira fuori dalla borsa l'articolo di giornale che aveva letto la sera prima in cerca di un qualche indizio sfuggito che potesse aiutarlo a risolvere il problema.

    8gCSTGq

      {Neutrale - David Reyes - Demone - Specialista - Caotico Neutrale}


      Parametri Principali: Corpo: 650 - Mente: 50 - Spirito: 50 - Velocità: 525 - Destrezza: 50
      Status Fisico: Illeso.
      Status Mentale: Illeso.
      Ingombro: 5.35/8
      Contatore Paradosso: 0/400

      Soul Points Utilizzati: 0
      Soul Points Rimanenti: 850
      Abilità Razziali: Stirpe del caos, Rising Hell.
      Abilità di Classe: Lo specialista, Cosmos Striker.

      Abilità Personali: Singolarità temporale, paradosso, percorso di crescita, Alterazione del flusso, l'anomalia che resiste, paradosso dell'eretico, il guaritore, controllo dimensionale.
      Tecniche Utilizzate:
      Conoscenza Utilizzata: //
      Equipaggiamento: Katana, Artefatto temporale: Chronoforce, Shuriken (5x), carte bomba (2x), Pozione di cura bassa 1x (Ingombro: 0.25), Pozione di recupero bassa 1x (Ingombro: 0.25), Elisir di cura medio 1x (Ingombro: 0.25), Finte carte bomba 10x (normali fogli senza funzione, ingombro: 0)
      Annotazioni://



    Edited by Internet Explorer - 20/3/2022, 00:59
     
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    D
    a giorni era comparsa l'anomalia: avvistata da un manipolo di avventurieri che - per una volta, sia ringraziata Entropia! - avevano avuto il buon cuore di avvisare le autorità più vicine dell'accaduto, Asgard non era in una buona posizione per occuparsene. Anzi: si poteva dire che il più grande ed addestrato esercito del Valhalla non avesse proprio idea di cosa fare, che avendo il Creatore sotto il tappeto e una stirpa di semidei da utilizzare in caso di necessità, era tutto dire. Non tutto però poteva essere risolto andando a chiedere a Dio cosa fare - il quale dopotutto non aveva creato il mondo per dare tutte le risposte su un piatto d'argento alla minima richiesta, e quindi aveva il viziaccio di starsene zitto - e non tutto era risolvibile dalla sola Alchimia, come molti detrattori di Asgard pensavano o volevano far pensare al loro ignorante e ingenuo pubblico, perciò la grande fazione militare aveva dovuto muoversi per fare opera di rassicurazione e insabbiamento con la popolazione locale ed estera per prevenire da una parte panico, dall'altra - ulteriore, visti i tempi - sfiducia nelle capacità della fazione, e dall'altra ancora che ci fossero troppi curiosoni o mitomani che pensavano di poter risolvere tutto in barba alle autorità col rischio di dover ripulire cadaveri stracciati da anomalie spazio-temporali.
    « Non è una problematica con cui abbiamo a che fare molto spesso, dopotutto. » - Aajhe sospirò, mentre discuteva della problematica alla sera con la sua compagna davanti a un piatto di spaghetti, come fosse una chiacchierata qualsiasi. Molte cose assurde diventavano normali sotto il tetto degli eredi dopotutto.
    « Nessuna risposta da parte dei chierici di Menmos o Astorot, giusto? » - Fece Laura, un po' confusa e un po' annoiata da problemi cosmici che aveva ben poche speranze di poter risolvere o anche solo aiutare a risolvere.
    « Stanno indagando congiuntamente se non ho capito male... » - L'erede fece una smorfia: neanche lei, che di solito in quelle discussioni aveva tutte le risposte, aveva granché da tirar fuori dal cappello. Oltre tutte le gatte da pelare che avevano avuto dalla Conferenza di Cristallo in poi, nei mesi appena passati, ora se ne aggiungeva un'ennesima, gettando un enorme senso di impotenza su tutto quanto che a entrambe non faceva granché bene.
    L'immobilismo e quella sottospecie di attesa di un miracolo in cui Asgard era gettata vennero sovvertite il giorno dopo, quando arrivò una lettera dalla grafia elegante firmata da Yennefer Verville, che da quell'incontro a Crystaria Aajhe non aveva avuto più modo di vedere. Diceva di conoscere il problema e di offrirsi di mandare un esperto in materia che aveva avuto la fortuna di conoscere, e che assicurava fosse capace di risolvere la questione dato che l'aveva già fatto in passato. Dettaglio estremamente importante e che permise ad Aajhe di piombare negli uffici della madre adottiva, spiegare la situazione e fermare tutto, almeno per cercare di fare un tentativo.
    « E' molto criptica questa missiva, Aajhe.. Non spiega chi sia questo individuo, cosa abbia fatto nello specifico, non ti dice nemmeno come riconoscerlo, solo che "saprai immediatamente individuarlo". Che nella tua situazione è tutto dire... »
    Aajhe fece un sorriso tirato senza commentare quanto fosse pungente parlare della sua cecità a quel modo dopo così poco tempo, ma lasciò proseguire la donna. Lithium la guardò severamente - non stava facendo la madre in quel momento, ma il generale ed il capo di stato.
    « Servono più dettagli. Fiducia o no, siamo appena usciti da una situazione delicatissima con Conartha, e non posso permettere una mossa simile senza delle sicurezze su chi mi trovo davanti. »
    « Capisco bene la situazione, e non ti chiedo di fare questo a... Occhi chiusi. » - Quelle punchline involontarie si scrivevano da sole. - « Ho bisogno anche io di mostrare fiducia nelle mie controparti. Faccio da tramite e contraltare in maniera non guerresca per la prima volta da quando esistono gli eredi, bisogna sfruttare questa opportunità. Non è Conartha ad offrirti aiuto in maniera poco considerata, è Yennefer. Prendila come una persona qualsiasi. »
    « Non lo è come tu non lo saresti agli occhi degli altri paesi, Aajhe. »
    « Stiamo cercando di esserlo... Per smuovere questa situazione di immobilismo. »
    Lithium sospirò, voltando la testa verso una delle grandi finestre e pensando fra sé.
    « Sarebbe stupido mandare qualcuno di pericoloso... Sarebbe un attacco diretto e negherebbe tutto ciò che è stato detto a Crystaria. Potrei perfino far intervenire Vera a mio favore in una simile evenienza. »
    « Sì, è vero. Ma siamo in una delicata situazione politica sia con l'estero che con casa nostra... »
    La generalessa sospirò.
    « E sia, correremo questo rischio. Se riusciamo a risolvere questa anomalia in breve tempo sarà tutto di guadagnato, e potremo avere un'opportunità di distensione. »
    Aajhe sorrise, quasi incredula. - « Davvero? »
    « Sì, davvero. Ma ci sono delle condizioni. » - Lithium posò le mani intrecciate sul tavolo. - « Sei un obbiettivo sensibile con un curriculum di attentati, e con la mancanza di vista, sensi sovrannaturali o meno, sei più vulnerabile di prima. Qualsiasi intervento verrà monitorato da vicino; inoltre avrai una scorta che seguirà i tuoi movimenti per prevenire qualsiasi azione ostile. »
    La giovane erede era un po' meno entusiasta di prima, ma annuì. - « Posso proporre che la scorta mi segua a distanza? Per avere sicurezza ma non apparire eccessivamente sul chi vive con il nostro collaboratore, o comunque agli occhi di civili e stranieri. »
    Lithium annuì. - « Accordato. Dato che è ancora in congedo, se il soldato Montero lo desidererà potrà accompagnarti direttamente o partecipare alle attività della scorta, ma avrò bisogno di ricevere la comunicazione in anticipo. »
    Meglio di quanto pensassi, comunque si disse la giovane erede.

    Alcuni giorni dopo era tutto pronto, ed Aajhe si diresse all'aeroporto per ricevere il collaboratore che Yennefer le avrebbe mandato. Era difficilissimo trovare chiunque a Midgar già con la normale vista, essendo la città brulicante come un formicaio - figurarsi con una percezione come quella di Aajhe. La ragazza stava faticando, ma se Yen le aveva detto che l'avrebbe individuato subito, un motivo ci sarebbe stato, giusto?
    Visto il luogo, comunque, non aveva paura: a meno che non scoppiassero di nuovo bombe in ogni dove Midgar era molto attiva e difficilmente un qualsiasi attentatore sarebbe potuto andare lontano. L'aeroporto poi era un punto nevralgico di attività, e infine l'erede aveva una scorta nascosta in giro che le guardava le spalle. Aveva provato a individuarli con il vento ma evidentemente si erano nascosti molto bene. Nulla poteva andare male con un simile dispiegamento di contromisure.
    Giusto?
    La sottile paura c'era sempre, il colpo al cuore di Midgar si era fatto sentire, quasi un anno prima.
    Poi Aajhe, finalmente, venne distolta da quei pensieri quando una sensazione fastidiosa le si piantò addosso, simile a un calo di zuccheri o un abbassamento di pressione. L'erede barcollò per un istante, presa alla sprovvista, prima di raddrizzare la schiena e fare un respiro per riprendersi. No, non passava. Evidentemente non aveva mangiato abbastanza a colazione se di botto stava tanto male... Eppure era un malore più... profondo, della semplice fiacchezza. Sentiva una certa stanchezza mentale, come se non riuscisse a pensare...
    Il vento spazzò l'area tutto attorno, poi più lontana, poi ancor di più, finché una piccola brezza non scompigliò i capelli di un ragazzo in una direzione particolare. Sembrava che da lì partisse la sua fiacchezza, e quella rinnovata consapevolezza aiutò la giovane a distrarsi da quella sgradevole sensazione.
    E' lui? Non ho mai sentito qualcosa di simile prima d'ora... Certo Yen che mandarmi qualcuno che mi fa sentire a questo modo non è un bel biglietto da visita!
    Fece un altro respiro profondo, e poi si avviò verso l'individuo. Era un ragazzo alto e ben piazzato, i capelli erano di media lunghezza per un uomo, con una frangia scanzonata sui lati e lineamenti duri e virili. Sembrava essere stato scolpito nel marmo e pareva aspettare qualcuno.
    « Kalimera, viaggiatore. Forse potrei sbagliarmi, e vi chiedo scusa se è questo il caso... Vi manda Yennefer Verville? Ho avuto indicazioni un po' vaghe, ma... Se sentite quel che sto sentendo io, non posso fare a meno di chiedermi se siate voi il misterioso maestro del tempo. »

    aggg_divider
    erede di entropia — asgard — scienziato — verde

    « aajheiremia »

    Aajhe

    850/850
    mana;
    Cor; 90 Men; 162 Spi; 530 vel; 80 des; 600
    fisico;
    ///
    psiche;
    ///
    azioni turno;
    ◄ ///
    ◄ Azione 1: ///


    Tecniche

    ///

    abilità attive;
    ◄ Incarnazione dell'Equilibrio
    ◄ Aerosenso
    ◄ Danza del Derviscio
    ◄ Refolo


    Equipaggiamento — Ingombro: 2.5/8
    Agrifoglio - Lancia a Doppia Punta, lunghezza 2 metri, 1 PI
    Beccaccino - Bastone animato, 1 PI
    A-Vu - Accessorio visivo, 0.5 PI

    Conoscenze utilizzate;
    ◄ ///

    425=< = #9e9e9e (50%) / 212=< = #424242 (25%) / 85=< = #000 (10%)

    Iremia

    425/425
    mana;
    Cor; 250 Men; 30 Spi; 30 vel; 460 des; 30
    fisico;
    ///
    psiche;
    ///


    Tecniche

    ////

    abilità attive;
    ◄ Wind Waker

    212=< = #9e9e9e (50%) / 85=< = #424242 (25%) / 42=< = #000 (10%)

    ///
     
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    «Hendel - Midgar. 05:35, 22 Maggio 847 Post Revelatio.»



    Dopo svariati minuti di attesa, una ragazza si presenta davanti David salutandolo usando una parola della lingua locale. La ragazza in questione ha lineamenti gentili, ma a tratti anche stanchi. Le prime cose che possono saltare all'occhio osservandola sono i suoi folti e lunghi capelli neri ed una cicatrice sulla guancia sinistra, così come il fatto che lei si muova usando un bastone a causa di un'ipotetica cecità. La ragazza non sembra assolutamente pericolosa, però c'è qualcosa in lei che al ragazzo non piace, qualcosa che crea in lui un enorme senso di impotenza e stress.
    "Vi manda Yennefer Verville? Ho avuto indicazioni un po' vaghe, ma... Se sentite quel che sto sentendo io, non posso fare a meno di chiedermi se siate voi il misterioso maestro del tempo."
    A quelle parole il ragazzo intima la sua interlocutrice ad abbassare la voce e non nominare Yennefer con così tanta leggerezza.
    "Si, sono io. Ma prima di presentarci direi di fare qualcosa per i nostri poteri prima che ci venga un enorme mal di testa."
    Commenta il ragazzo, ridacchiando. Subito dopo aver chiuso gli occhi e aver portato una mano sul petto, delle venature leggermente brillanti e rosse si materializzano su di esso, sparendo poco dopo. [Paradosso dell'eretico: Disattivato.]
    "Comunque il mio nome è David Reyes, studioso di storia del Vahalla ed esperto di cronomanzia."
    Il ragazzo si presenta, mantenendo un tono di voce basso ed attendendo le presentazioni del contatto di Yennefer.
    "Perché non discutiamo della questione davanti una bella tazza di tè caldo? Ho sentito molto parlare delle locande di Midgar e sono curioso. Ovviamente offre tutto il sottoscritto."
    Detto questo, con un teatrale inchino, il ragazzo invita la sua interlocutrice a seguirlo e a fare due chiacchiere strada facendo per rompere il ghiaccio. Durante il tragitto il ragazzo parla ad Aajhe dei suoi studi e di come ha avuto modo di conoscere la sua amica Yennefer -omettendo i dettagli come il combattimento- e fermato insieme a lei un'anomalia che rischiava di inghiottire l'intera Thalas. Dopo svariati minuti di passeggiata, i due incrociano ed entrano in un'accogliente locanda, accomodandosi ad un tavolo al suo interno. All'interno le persone si contavano sulle dita di una mano, escludendo i lavoratori. Probabilmente era troppo presto anche per una città popolosa ed attiva come Midgar, occasione perfetta per discutere tranquillamente lontani da ascoltatori indesiderati.
    "Ora che siamo qui direi che possiamo cominciare a parlare del motivo che mi ha portato a Midgar."
    Il ragazzo estrae il foglio di giornale che stava leggendo alla stazione e lo ripone sul tavolo davanti a lui.
    "Quindi: una faglia temporale si è aperta in città. E da quel che ho letto sembra arrestare il tempo nelle sue vicinanze. Pare inoltre che il fenomeno si stia gradualmente espandendo."
    David sorseggia con calma il suo tè, per poi riprendere il discorso.
    "Signora Aajhe, sarò molto onesto con lei: c'è un motivo se ho chiesto a Yennefer di mantenere una certa segretezza, ma con questo tipo di lavori penso che la chiarezza sia la chiave di tutto."
    Il ragazzo si ammutolisce un attimo, cercando nella sua mente le giuste parole da dire alla sua interlocutrice.
    "Non sono un semplice studioso di storia, bensì l'ultimo rimasto di un gruppo di persone chiamate "Custodi del tempo". Probabilmente non ne avrà mai sentito parlare. Il gruppo, creato dopo la catastrofe del maesphit da Desthelyti superstiti tendeva a mantenere una segretezza assoluta, limitandosi ad osservare il mondo ed i suoi avvenimenti per registrare la storia ed intervenire solo in casi come questi."
    David si sente un po' in colpa a rivelare questo tipo di informazioni ad Aajhe, ma essendo l'ultimo rimasto della sua gente non trova più il motivo di tenere tanto segreta la cosa alle persone con cui lavora. Se dovesse succedergli qualcosa almeno, qualcuno oltre Yennefer saprà che i custodi del tempo sono esistiti.
    "Il loro scopo era registrare la storia per imparare da essa ed impedire che catastrofi come quella del maesphit si ripetessero. In questo momento le sto parlando da custode del tempo, e noi custodi del tempo non chiediamo mai un compenso per risolvere questo tipo di problemi."
    Il ragazzo, più serio che mai comincia a dettare le sue condizioni ad Aajhe.
    "Tuttavia, per motivi strettamente personali e al di fuori dai miei incarichi le impongo delle condizioni prima di iniziare a discutere del problema: per prima cosa, chiedo che ogni dettaglio del nostro incontro rimanga segreto e conosciuto al massimo da una ristretta cerchia di persone. Infine le chiedo in caso di successo di poter avere la possibilità di instaurare rapporti commerciali con la fazione, ho molto da offrire ed Asgard non manca di risorse per aiutare il Maesphit."
    Detto questo il demone sorseggia altro del suo tè, osservando le reazioni della sua interlocutrice.
    "Immagino che non sia una richiesta così impossibile per la figlia del generale di Asgard."
    Commenta il ragazzo, senza nessun velo di seccenza -nonostante gli piacerebbe molto usarla-.
    "Queste sono le mie condizioni. Se non le gradisce possiamo sempre trattare, se invece le accetta direi che può iniziare tranquillamente ad espormi tutti i dettagli riguardo l'anomalia."

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      {Neutrale - David Reyes - Demone - Specialista - Caotico Neutrale}


      Parametri Principali: Corpo: 650 - Mente: 50 - Spirito: 50 - Velocità: 525 - Destrezza: 50
      Status Fisico: Illeso.
      Status Mentale: Illeso.
      Ingombro: 5.35/8
      Contatore Paradosso: 0/400

      Soul Points Utilizzati: 0
      Soul Points Rimanenti: 850
      Abilità Razziali: Stirpe del caos, Rising Hell.
      Abilità di Classe: Lo specialista, Cosmos Striker.

      Abilità Personali: Singolarità temporale, paradosso, percorso di crescita, Alterazione del flusso, l'anomalia che resiste, paradosso dell'eretico, il guaritore, controllo dimensionale.
      Tecniche Utilizzate:
      Conoscenza Utilizzata: //
      Equipaggiamento: Katana, Artefatto temporale: Chronoforce, Shuriken (5x), carte bomba (2x), Pozione di cura bassa 1x (Ingombro: 0.25), Pozione di recupero bassa 1x (Ingombro: 0.25), Elisir di cura medio 1x (Ingombro: 0.25), Finte carte bomba 10x (normali fogli senza funzione, ingombro: 0)
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    P
    arve particolarmente in apprensione al nominare Yennefer, cosa a cui Aajhe rispose scrollando le spalle, ma abbassò la voce comunque, che non voleva fare uno sgarbo o sembrar rude all'altro.
    « La gente mi riconosce, bene o male, nessuno si sorprenderà a sentirmela nominare, ma se vi mette più a vostro agio non c'è problema. » - Chinò il capo in risposta alla presentazione di David. - « Io sono Aajhe Farron, Vidarr di Asgard, Erede di Entropia ed esperta di alchimia. Del tipo ordinario. » - C'era sempre da stare a specificare in quel caso, che troppi si facevano spesso l'impressione tutta la sua vita ruotasse solo e soltanto attorno al divino, e se ne doleva pur cercando di non darlo troppo a vedere. Più importante ancora però fu la scomparsa di quella sensazione sgradevole di un cerchio alla testa, che era dipesa da un qualche potere del moro: Aajhe non poteva vederlo in volto, soltanto sfiorarlo con i venti, ma aggrottò le sopracciglia come cercando di scorgere che cosa fosse, esattamente, quel potere. Qualcosa le sussurrava che non si trattava di nulla di positivo: dopotutto non era mai successo prima, e come Erede di Entropia, in un modo o nell'altro, era sempre allineata con tutto ciò che esisteva al mondo, perciò in armonia con esso.
    « Ma certo, una buona tazza di té al mattino rinfranca l'animo in queste terre sempre fredde. Vi faccio strada - non vi preoccupate, riesco a farlo anche nella mia condizione... Intanto illuminatemi, come avete conosciuto la nostra illustre amica comune? E cosa è accaduto esattamente quando avete risolto già questo tipo di problemi in passato?... »



    La camminata era stata densa di informazioni, ma anche una volta seduti davanti a una buona tazza di té - al mirtillo per l'erede, come amava ormai da qualche anno - le cose da dire non erano finite, tutt'altro. L'ultimo rappresentante di una antica setta di storiografi e - questo lo supponeva Aajhe dal discorso del moro - esperti di cronomanzia, una setta tanto segreta quanto importante e nientepopòdimeno che propaggine rimasta dalla defunta Dhestelyon. Un bocconcino allettante quanto bizzarro da trovare così, casualmente, lungo la via. Che fosse in buona o cattiva fede, che il suo potere fosse di natura maligna o soltanto particolarmente aliena, contava poco: non era il caso si lasciasse sfuggire il contatto di qualcuno che poteva avere delle informazioni su Dhestelyon, a patto che fosse stato favorevole a condividerle. Prima però c'era da pensare ai problemi presenti, alle anomalie temporali, e a una proposta che forse aveva bisogno di un po' di limature.
    « Imporre condizioni è una cosa un po' forte da qualcuno che arriva come aiuto dopo un patto di reciproca collaborazione. Immagino abbiate le vostre motivazioni. » - Rispose, con un sospiro, l'erede. Probabilmente il Reyes non era un diplomatico - anzi certamente non lo era, e per questo non si era reso conto di aver parlato con un linguaggio un po' forte per quelle circostanze, come qualcuno che fa la voce grossa avendo il coltello dalla parte del manico: ma per sua fortuna era con Aajhe che stava parlando, la quale probabilmente avrebbe trovato un motivo e una giustificazione per non irritarsi anche per la più grossolana delle sviste. - « Però non fatevi illusioni sulla facilità di compiere scambi: non siamo sotto la nobiltà, ho più doveri che privilegi in questo ordinamento. Sì, anche se sono quello che sono. »
    Su quello era necessario mettere il punto. C'era un motivo se ora gli eredi di Entropia agivano molto meno di un tempo, e questo non era solo perché erano stati praticamente decimati. Una volta chiarite le cose molto delicate, potevano passare alla proposta in sé.
    « L'incontro è rimasto debitamente segreto per nostra parte, e nessuno oltre me e la nostra amica comune credo sappia chi voi siate. Chi deve sapere della mia posizione sa dove sono e perché... Potrei sapere per caso come mai voi invece desideriate tanta segretezza? » - Inarcò un sopracciglio e inclinò la testa. - « Se qualcuno vi cerca, sarebbe importante saperlo. Potremmo anche aiutarvi in questo senso, anche se mi sembrerebbe bizzarro che la nostra amica non vi abbia già offerto aiuto... » - Per Asgard poteva essere ovvio il bisogno di segretezza, anche solo temporaneo: usare una erede per un incontro con pochi dettagli non era una cosa che passava inosservata al pubblico dopo i recenti fallimenti, e la fazione voleva accertarsi che tutto non fosse un disastro o un buco nell'acqua prima di pensare se mettere il proprio nome sulla cosa. Il controllo dei danni era importante.
    « Riguardo invece la seconda parte della vostra richiesta... E' bizzarra, poiché mi chiedo in primo luogo, commerciare in nome di chi? E che cosa? Sarebbe un rapporto duraturo o avete qualcosa di singolare da offrire? » - Tirò a sua volta un sorso di té, umettandosi le labbra. - « Aiutare il Maesphit non è fuori discussione, ma non tutti nel Maesphit sono in amicizia con noi, e non è saggio offrire la mano senza guardare in faccia chi hai davanti quando molti, molti, vorrebbero tagliartela. Mi capisce, sì? »
    Ciò che chiedeva il cronomante era oscuro agli occhi della giovane erede: sapeva comunque che non era lì che avrebbero potuto portare a termine lo scambio, e soprattutto, non era lì che avrebbero dovuto farlo.
    « Sicuramente posso confermarvi che un lavoro ben fatto vi metterà in buona luce con la fazione, se quel che offrite è ragionevole. Non ci si libera di un collaboratore affidabile a cuor leggero, specialmente di questi tempi difficili. » - Sorrise. Voleva almeno rassicurarlo che non era una cosa senza speranza, nonostante le molte difficoltà che c'erano davanti.
    Se mi dà un buon motivo per difenderlo, allora sì che posso fare io la voce grossa per fargli ottenere quello che vuole.

    aggg_divider
    erede di entropia — asgard — scienziato — verde

    « aajheiremia »

    Aajhe

    850/850
    mana;
    Cor; 90 Men; 162 Spi; 530 vel; 80 des; 600
    fisico;
    ///
    psiche;
    ///
    azioni turno;
    ◄ ///
    ◄ Azione 1: ///


    Tecniche

    ///

    abilità attive;
    ◄ Incarnazione dell'Equilibrio
    ◄ Aerosenso
    ◄ Danza del Derviscio
    ◄ Refolo


    Equipaggiamento — Ingombro: 2.5/8
    Agrifoglio - Lancia a Doppia Punta, lunghezza 2 metri, 1 PI
    Beccaccino - Bastone animato, 1 PI
    A-Vu - Accessorio visivo, 0.5 PI

    Conoscenze utilizzate;
    ◄ ///

    425=< = #9e9e9e (50%) / 212=< = #424242 (25%) / 85=< = #000 (10%)

    Iremia

    425/425
    mana;
    Cor; 250 Men; 30 Spi; 30 vel; 460 des; 30
    fisico;
    ///
    psiche;
    ///


    Tecniche

    ////

    abilità attive;
    ◄ Wind Waker

    212=< = #9e9e9e (50%) / 85=< = #424242 (25%) / 42=< = #000 (10%)

    ///
     
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    «Hendel - Midgar. 05:50, 22 Maggio 847 Post Revelatio.»


    Il demone ascolta con attenzione cos'ha da dire l'erede, annuendo ad ogni sua domanda ed affermazione. In particolare, la parte che più tocca il demone è la domanda riguardo la segretezza dell'incontro.
    "Aajhe, mi permetta di spiegare: il potere di cui dispongo è uno di quelli a cui i mortali non dovrebbero avere accesso. Per questo richiedo una certa segretezza. Rabbrividisco al solo pensiero di una persona malvagia che ha accesso a quello che posso fare."
    David poggia la tazza di tè sul tavolo, sospirando.
    "Non è solo per quello, se devo essere onesto. Questi fenomeni che si stanno manifestando in giro per il mondo non sono casuali. Solo ultimamente sto comprendendo che sempre più volte si manifestano nei pressi di un erede o del sottoscritto. Qualcosa o qualcuno sta cercando di strappare il delicato tessuto della realtà e devo capire come e perché."
    A metà discorso si ferma ed estrae dal suo mantello un piccolo quaderno dove è solito tenere appunti. Aprendolo tira fuori da esso fogli e pezzi di mappe da lui segnate, riponendole sul tavolo.
    "Mi dispiace, so che non può vedere quello che ho scritto. Cercherò di essere il più organico possibile."
    David prende in mano gli appunti ed il pezzo di mappa rappresentante di Coolkharea.
    "è iniziato tutto da Coolkharea, continente di origine della nostra amica. Un artefatto temporale ha causato un paradosso fuori controllo che rischiava di inglobare l'intero continente in una bolla dimensionale dove il tempo si intrecciava continuamente tra passato e futuro. Questo evento ha messo in moto delle reazioni a catena che hanno indebolito sempre di più il tessuto della realtà."
    Poi passa agli appunti sul maesphit e relativa mappa.
    "Un fenomeno simile si è manifestato nel mio continente d'origine -il maesphit- dove un altro artefatto temporale fuori controllo ha creato un divergenza nel tempo che rischiava di sovrascrivere il presente con il passato. Io e chiunque presente nei deserti di ferro in quel momento ha vissuto in prima persona il momento dello scoppio della bomba entropica, che ha portato poi alla distruzione totale di Dhestelyon."
    David poi estrae dal mantello il pezzo di giornale con l'articolo riguardo la faglia asgardiana.
    "Ora una faglia dimensionale spunta improvvisamente ad Asgard, bloccando completamente il tempo e le persone nel suo raggio d'azione. Comincia a vedere un collegamento?"
    Il ragazzo ripone il giornale sul tavolo, insieme agli altri appunti.
    "Qualcosa si è messo in moto contro di noi, Qualcosa o qualcuno sta cercando in tutti i modi di interagire con il Vahalla alterando il corso della storia. Posso dirlo per certo perché lei stessa non dovrebbe trovarsi qui. Doveva fare qualcosa di molto, molto importante e per questo la sua presenza sulla linea temporale è stata distorta, Posso chiaramente percepirlo. Tutto questo non doveva accadere e noi non dovevamo incontrarci. Eppure eccoci qui, riuniti in questa umile taverna asgardiana."
    Estrae poi una piccola mappa ritagliata raffigurante il Phaldebear.
    "Se ho ragione, il prossimo fenomeno si manifesterà a Phaldebear, luogo in cui è molto più probabile trovare un potente erede di Fehor. Per questo sto cercando di instaurare rapporti di fiducia con gli eredi e le fazioni: tempi oscuri ci aspettano e solo collaborando insieme possiamo avere la possibilità di rispondere a questa minaccia globale. Se un continente verrà piegato da questo male e la cosa che sta cercando di strappare il velo riuscirà a farsi strada nel Vahalla, temo che sarà la fine per tutti."
    Dopo una breve pausa, il demone riprende la stipulazione degli accordi con l'erede.
    "Parlare di rapporti commerciali è stato frettoloso. Mi sono "infervorato" per un momento, devo ammetterlo."
    Commenta il ragazzo, lasciandosi scappare una leggerissima risata.
    Nel breve termine metterò al servizio della fazione tutte le mie conoscenze ed i miei poteri in caso di bisogno, nel lungo termine ho intenzione di studiare il fenomeno e fornire a chi ne ha bisogno le giuste difese per non essere completamente inerme a tutto questo. Ma è nel mio interesse instaurare con lei e la fazione ottimi rapporti. Confido nel fatto che non si dimenticherà dei servigi che sto offrendo ad Asgard."
    Come una scossa che attraversa tutto il corpo del cronomante, una sensazione di sconforto prende il sopravvento su di lui. Può chiaramente percepirlo: il tessuto spazio temporale sta subendo un ulteriore strappo.
    "Sta accadendo di nuovo."
    Si limita a dire il demone, mentre fuori dalla locanda si cominciano ad udire urla di panico e tutte le radio della città mandare in broadcast un messaggio d'emergenza che invita tutti i cittadini a non lasciare le loro case.
    "Mi dirigo alla faglia, se aspettiamo ancora la cosa potrebbe peggiorare."
    Il demone ripone tutti i fogli all'interno del quaderno, per poi alzarsi dal tavolo.
    "Se vuole venire per capire cos'è alla fonte di tutto questo caos me lo dica. Innalzerò su di lei difese magiche per non permettere ad eventuali paradossi di influenzarla."

    8gCSTGq

      {Neutrale - David Reyes - Demone - Specialista - Caotico Neutrale}


      Parametri Principali: Corpo: 650 - Mente: 50 - Spirito: 50 - Velocità: 525 - Destrezza: 50
      Status Fisico: Illeso.
      Status Mentale: Illeso.
      Ingombro: 5.35/8
      Contatore Paradosso: 0/400

      Soul Points Utilizzati: 0
      Soul Points Rimanenti: 850
      Abilità Razziali: Stirpe del caos, Rising Hell.
      Abilità di Classe: Lo specialista, Cosmos Striker.

      Abilità Personali: Singolarità temporale, paradosso, percorso di crescita, Alterazione del flusso, l'anomalia che resiste, paradosso dell'eretico, il guaritore, controllo dimensionale.
      Tecniche Utilizzate:
      Conoscenza Utilizzata: //
      Equipaggiamento: Katana, Artefatto temporale: Chronoforce, Shuriken (5x), carte bomba (2x), Pozione di cura bassa 1x (Ingombro: 0.25), Pozione di recupero bassa 1x (Ingombro: 0.25), Elisir di cura medio 1x (Ingombro: 0.25), Finte carte bomba 10x (normali fogli senza funzione, ingombro: 0)
      Annotazioni://



    Edited by Internet Explorer - 24/11/2022, 01:05
     
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