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Phaldebar; Innersmeer; Contea di Felsigfer; Fortezza di Rocca del Corvo; Mattina; 11 Marzo 847.
Terra Bruciata
«Nido di Ratti, Tomba del Corvo»
«Buon compleanno, Vostra Signoria.» la voce squillante e briosa di Marie Luise, ripresasi dalla brutta esperienza ai tumuli, destò Vera dai suoi pensieri. Appoggiata ad un grande tavolo, sotto la tenda di comando, pareva quasi aver la testa sommersa da carte e mappe in un - era il caso di dirlo - caos nel quale solo lei pareva riuscire a capire davvero qualcosa. Alzò gli occhi a sentire la donna entrare, sorridendole appena. Almeno qualcuno, in quel campo, si era ricordato del suo compleanno.
«Ve lo siete ricordato, Marie.» si tirò in piedi sgranchendosi la schiena. Sebbene fossero passate diverse settimane la contessa ancora portava i segni della battaglia contro Hassel, tra cui una vistosa cicatrice frastagliata sulla tempia sinistra. Rosa tenue, risaltava in maniera quasi disturbante sul volto giovanile e pallido della mezz'elfa, ma non era l'unico acciacco che le era permasto dallo scontro. Ora che indossava solo la camicetta era chiaro come i proiettili che l'avevano colpita alla spalla fossero stati abbastanza infidi da richiedere un chirurgo che, con i mezzi e le maniere delle armi, aveva estratto le pallottole lasciando la carne deturpata.
«Come avrei potuto dimenticarlo? Vi ho portato un piccolo regalo Una cosina da niente, beninteso, arriverà qualcosa di meglio quando ci sarà modo e tempo di preoccuparcene.» estrasse dal mantello che vestiva una piccola scatola, una di quelle eleganti e lignee che contengono spesso gioielli o tabacco, poggiandola sul tavolo. «L'ho fatto arrivare da Coolkharea, è stata una fortuna che abbia fatto in tempo.»
Vera rigirò la scatola tra le mani, lentamente, incuriosita. Non c'erano iscrizioni o forme particolari incise nel legno, solo una sottile laccatura che pareva esser stata lucidata al punto da divenir specchio. La aprì col pollice e ne guardò meravigliata il contenuto.
In un letto di velluto imbottito, saldamente ma delicatamente trattenuto da dei piccoli bottoni, c'era un pendente d'argento finemente lavorato e modellato sull'occhio che tutto vede del Padre Caotico. Più che l'iconografia in sé, più che quel rimando alla natura divina della contessa, era il gesto ad averle cagionato quel momento di sincero e accorato stupore. Distolse lo sguardo dal ninnolo per lasciarsi andare ad un altro, genuino, sorriso.
«Non era necessario, ma è un bel pensiero. Siete davvero una donna dai gusti raffinati.» si complimentò. «Non mi sorprenderebbe vedervi combattere in una di quelle vostre deliziose vesti. Io sono più... pragmatica in questi vezzi, dovete perdonarmi per l'aspetto, in tal proposito.»
«Via, via, contessa. Siete una condottiera nel pieno dell'esercizio delle vostre funzioni, nessuno verrà mai a recriminarvi un capello fuori posto o una spiegazzatura nella sottana.» scherzò la strega. «Volevo solo portarvi quella cosina e assicurarmi che steste bene. Invero non sapevo nemmeno di trovarvi sveglia già di primissimo mattino.»
«Sfortunatamente dama Irem è venuta da me all'alba. Siamo arrivate alla conclusione - sebbene fosse ovvio - che non riusciremo mai a prendere la Rocca in tempi utili con gli uomini rimasti. Portarne via altri dalle campagne è da escludere, già la terra produce poco, rinunciare anche a quella miseria mi costringerebbe a importare cibo.» tamburellò con le dita sul tavolo. «E mi costringerebbe a farlo anche per gli anni a seguire, visto che con buona probabilità un assalto frontale sarebbe un suicidio.» se fino ad un minuto prima era parsa solare e radiosa, quel pensiero le aveva cagionato un cipiglio funereo. Chiunque, in lungo ed in largo, avesse mai anche solo parlato per dieci minuti con Vera sapeva con certosina dovizia quanto disprezzasse l'impiego di mercenari e spade a contratto di ogni tipo e sorta. Se fosse dipeso da lei, glielo si poteva legger in volto, avrebbe preferito mandare tutto quel che restava del suo esercito contro le mura della rocca fino ad abbatterle col peso dei morti, ma la ragione le imponeva di far diversamente. Il ruolo l'aveva obbligata al compromesso.
«Sto aspettando che tornino i messaggeri. Ho mandato avvisi in tutti i continenti per cercare uomini in armi che possano unirsi a noi.» sospirò, quasi fosse afflitta da un male innominabile.
«Anche nel Maesphit?» chiese l'altra, più curiosa che stupita.
«Anche nel Maesphit. Chiamatemi cinica, ma se deve morire qualcuno preferisco che sia un figlio d'ignota madre senza Dio a concimare le mie terre, rispetto ad un devoto e leale suddito. Non trovate?» la guardò dritta negli occhi e Luise, colta alla sprovvista da quell'aggetto di cinismo, si strinse nelle spalle balbettando un attimo prima di trovar le parole giuste.
«Immagino di sì? Non sono avvezza alla guerra, lo sapete.» provò a giustificarsi, scuotendo la testa.
«Non fa niente. Mi scuso io per esser tanto schietta e diretta: so che potrebbero essere dei vostri connazionali e non voglio dare l'impressione di non tenere alla loro incolumità. Dico solo che loro non mi lavorano i campi, non mi scavano le miniere e soprattutto non sono legati a me da un vincolo di onore e rispetto. Sono... mercenari, e tanto dovrebbe bastare a farvi capire la mia tribolazione, il mio dubbio.» Vera schioccò la lingua sul palato, poi si morse nervosamente il labbro inferiore. Più pensava a quella situazione e più s'ingrandiva in lei il germe del dubbio, l'atavica riluttanza che aveva nel pagare qualcuno per combattere guerre d'ideali. In un cuore dove la lealtà era tutto, forse persino più dell'amore, gli asserviti al denaro non avevano spazio.
«State tranquilla, la vostra comandante sarà senz'altro capace di tenere in riga anche i più indisciplinati. Voi dovete mostrarvi forte e risoluta.» con una certa titubanza Marie Luise cercò di rincuorare la propria mecenate, stropicciandosi le sinuose mani con una visibile nota di nervosismo.
«Avete ragione. Avete ragione da vendere, mia cara.» rispose la bionda. «Il dubbio è l'anticamera del fallimento, dopotutto, e io non ho alcuna intenzione di fermarmi o lasciarmi smontar gl'intenti da chicchessia. Né da Trumel, né dal pensiero che vi siano delle banderuole traditrici negli uomini che arriveranno. Se arriveranno, s'intende.»
«Arriveranno, mia signora, arriveranno. Certi uomini - e certe donne - non sanno resistere al richiamo dell'oro.» sorrise maliziosa la strega. In quell'esatto momento la figura imponente e statuaria di Irem Adin fece capolino dentro la tenda, paralizzandosi nell'istante in cui si rese conto che la contessa era già occupata.
«Venite, Irem, venite! Stavo giusto andando via e lascerò voi e la contessa alle vostre faccende.» esclamò Marie. «Ora vi lascio, ancora auguri e se avete bisogno di me sapete dove trovarmi.» fece un leggero inchino e prese a uscire dalla tenda dandosi il cambio con la comandante.
«Buone nuove, comandante?» disse Vera chiudendo il dono dell'arcanista e mettendolo a lato del grande tavolo.
«Sì, contessa, i messaggi sono stati già recapitati, attendiamo che inizino ad arrivare richieste e permessi. Potrebbe volerci qualche giorno ma sono fiduciosa...» nel parlare la sua attenzione era tutta catalizzata dal piccolo cofanetto ligneo. Gli occhi scuri intenti a dardeggiare contro la laccatura quasi potessero, morbosi, carpirne il contenuto. La mezz'elfa, accortasi di quell'atteggiamento, si affrettò a spiegare.
«Non preoccupatevi, non è niente di particolare. Un ciondolo che mi ha regalato dama Lusienne per il compleanno.» girò la scatola e la aprì per mostrarla all'estiva che, abbassando lo sguardo, annuì colpevolmente.
«Domando scusa, non vi ho fatto niente.» sussurrò, visibilmente contrita, facendo un mezzo inchino. «Non... ricordavo che oggi fosse il vostro compleanno, le chiedo scusa.»
Vera aggirò il tavolo e le si fece vicina, poggiandole le mani sulle spalle e tirandola di nuovo dritta sulla schiena. «Che sciocchezze andate dicendo, per l'amor di Dio. Siete una soldatessa, ma che dico, siete la migliore soldatessa che potessi desiderare. Di compleanni ne avrò altri da festeggiare, ma di battaglie come quella che stiamo affrontando se ne può perdere una sola nella vita.» le sorrise guardandola dritta negli occhi. «Volete davvero farmi un dono per il mio ventiduesimo compleanno, Adim?» le chiese.
«Sarei molto onorata se potessi farlo.» rispose la guerriera.
«Allora portami alla vittoria. Portaci alla vittoria. Ch'io possa cenare assieme a voi miei compagni nelle sale della rocca guardando il mare al tramonto, ecco quel che voglio per il mio compleanno, nient'altro.» annuì convintamente a quella frase.
«Sarò lieta di condividere la tavola con voi, mia signora.» Irem abbassò di nuovo la testa, decisa più che mai a rimediare a quello che - ai suoi occhi - era un imperdonabile torto.
«E buon compleanno, contessa.» le urla degli artiglieri furono l'unico eco alle parole della generalessa.
Il suono fischiante ed il fragore dei bombardamenti contro la fortezza, oramai incessanti da giorni, il punto fermo a quel breve momento di pace mattutina.[ ... ]
In tutte le maggiori città, mediante giornali e avvisi, viene diffuso il seguente annuncio.
Vera Caterina Von Schneider Felsigfer
contessa in nome di Dio e del Popolo Phaldebita
offre lavoro a tutti gli abili in arme che decideranno di unirsi alla sua causa,
indistintamente da credo e bandiera, per tempo da definirsi.
Richieste competenza e serietà, nonché ardimento e vigore.
Pagamenti in oro sonante e rispetti per chi risponderà alla chiamata.
Coloro che desiderano rispondere all'appello sono pregati di
recarsi con loro mezzi nella Baronia di Felsigfer, nell'Innersmeer, vicino Howajae
ove riceveranno la documentazione per restare nel paese sotto contratto.«Nulla; tanto val l'onore di uomo che si può pesar in cambio d'oro.»
Informazioni sulla Quest
• Titolo: Terra Bruciata - Nido di Ratti, Tomba del Corvo
• Tipologia: Infiltrazione/Eliminazione.
• Difficoltà: Facile.
• Pericolo Morte: No. [Penalità alla fama in caso di abbandoni]
• Requisiti: Nessuno.
• Aperta a: Tutti, indistintamente.
• Numero Iscrizioni: Tre/Quattro.
• Tempi di Risposta: Tre giorni dal post del giocatore precedente, incluso per il master. Proroghe limitate (2) ma a discrezione/necessità, concordabile tutto con in via privata per esigenze speciali.
• Informazioni Aggiuntive: Niente di particolare, per qualsiasi dubbio o domanda non esitate a contattarmi in privato in qualsiasi modo. Non ci sono limitazioni di fazioni, quindi significa che chiunque può partecipare senza limitazione o blocco.
Cartiglio di IscrizioneCODICE<b>Nickname:</b>
<b>Nome del personaggio:</b>
<b>Energia:</b>
<b>Link alla scheda:</b>
<b>Quest in Corso:</b>
Giocatori e Personaggi iscritti
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- ????
- ????
- ????. -
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Nickname: Abyssien
Nome del personaggio: Nurbek Samatev
Energia: Bianca
Link alla scheda: Qualcuno ha del lavoro per me?
Quest in Corso: Nessuna. -
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Nickname: CELICA
Nome del personaggio: Jun Shirogane
Energia: Bianca
Link alla scheda: https://entropiagdr.forumfree.it/?t=76362195
Quest in Corso: Nessuna. -
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Lady Seiros™
Dysnomia la tua iscrizione è stata interdetta per aver infranto il regolamento apposito.. -
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Nickname: Internet Explorer
Nome del personaggio: David Reyes
Energia: Gialla
Link alla scheda: X
Quest in Corso: nessuna. -
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Nickname: Farka
Nome del personaggio: Adiba Dan'pa
Energia: Bianca
Link alla scheda: Qui
Quest in Corso: nessuna
Premessa importante: mercoledì 24 dovrei discutere la tesi di laurea. Mi piacerebbe partecipare comunque alla quest, ma per onestà vorrei comuncare al QM che sino ad allora sarò prevedibilmente troppo preso dal tentativo di preparare una discussione decente per mettermi a scrivere.
Edited by Farka - 18/3/2021, 08:52. -
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Nickname: Ishius Annus (ma fate conto come se avessi di base Ishimaru)
Nome del personaggio: Myn Khaaru
Energia: Azzurra
Link alla scheda: https://entropiagdr.forumfree.it/?t=72945307
Quest in Corso: Per due soldi (Oth Nikla)SPOILER (clicca per visualizzare)in via informale vorrei inserire qui come proposta la presenza di Amber °L° se last vuole mi sta bene ogni posto, anche un comodato d'uso dove lo controlla direttamente lui. -
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†Celica†
La tua iscrizione viene interdetta dato che sono ancora in corso correzioni riguardanti Jun e che hai modificato la scheda in maniera non conforme al regolamento.. -
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Comunico che il bando resterà aperto fino a Venerdì 19 compreso e la quest partirà indicativamente il 22 o il 23 del corrente mese! . -
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Eccomi qui! I giocatori ed i personaggi presi sono i seguenti:
Farka - Adiba Dan'pa
Abyssien - Nurbek Samatev
Ishius Annus - Myn Khaaru
Vi prego di darmi una piccola conferma qui sotto, il post uscirà i primissimi giorni della settimana! Ditemi anche se avete delle richieste specifiche sul come volete arrivare a Felsigfer (tra l'altro qui sotto allego il luogo preciso ove si ubica la contea di Vera ((si è il cerchietto rosso... è molto piccola la contea!))SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)i'm here e confermo.
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Confermo la mia partecipazione. . -
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Confermo! . -
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Quest Aperta Qui! . -
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Allora, iniziamo con una serie di domande che Nurbek potrebbe fare, visto che è un po' complicato decidere da dove entrare se l'unica cosa che vediamo è la planimetria delle mure.
Per cui:
1) Qual è lo stato delle mure? Qualche breccia degna di nota?
2) Ha informazioni sul numero di difensori? Sono abbastanza da coprire tutta la cinta muraria oppure rimane qualche punto cieco durante le pattuglie?
3) Vera ha provato a far scavare qualche galleria in modo da arrivare all'interno passando sotto le mura?
4) Come mai c'è un pezzo di muro che passa per l'interno, sopra la caserma e il posto di guardia?
5) (Questa è più off): Che tipo di illuminazione usano durante la notte? Bracieri, fari, cristalli luminosi etc.
6) C'è qualche falda acquifera che conduce al pozzo, così da poter eventualmente risalire dall'interno?
Queste sono le prime idee, se al momento me ne vengono altre le aggiungerò..