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Lady Seiros™.
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Oniro vide i suoi compagni agire come era previsto, poi la comunicazione dalla base era arrivata e l’unica cosa che il comandane dell’ operazione sapeva fare era prenderli i giro dopo che erano stati ore in giro con mostri, visioni di morte e Sirene incazzate.
Sinceramente in quel momento Oniro si sentì un po’ preso in giro, così quando la comunicazione cessò lo fece sapere anche a resto degli altri, anche se probabilmente non interessava più a nessuno.
“Ci hanno preso in giro secondo me.”
Disse secco poi rivolse lo sguardo verso la sirena che sembrava averli finalmente lasciati andare e la salutò con un cenno, era contento che almeno quelle creature volessero mediare, quindi non era poi così vero che erano andati li a non ottenere nulla.
°Spero di non rivedere più creature simili comunque, ma la missione pare comunque essere lo stesso andata. Se si ottiene qualche favore da queste figlie della madre penso che “qualcuno” potrebbe esserne grato anzi che lametarsi.°
Già anche se la cosa era un po’ in generale , nel senso che l’esperienza era stata piacevole per la compagnia, ma il resto ha fatto tirare più bestemmie di una partita di carte gestita dai vecchietti in un bar, ed era già tanto che Oniro essendo già pacato di suo non avesse iniziato a tirare giù santi come stava facendo Kala.
Si avviarono verso il punto di estrazione con Kala che continuava ad insultarli e Markus che cercava inutilmente di spiegarle che il ritardo che avevano avuto non era di certo tutta colpa loro, ed era vero, non si poteva sapere con precisione quando rietrare durante un evento simile, potevano anche rimanerci secchi, ma questo ai piani alti non importava. Comunque Oniro con Nuova Dhestelyon non centrava, certo erano stati loro ad organizzare, ma era una cosa a cui tutti avevano partecipato, non solo quelli lì. Sinceramente che proprio loro si fossero lamentati era tutta da ridere.
“Chiudi quella radio Markus, non hai capito che non glie ne frega niente a quelli di cosa abbiamo dovuto passare noi e poi non c’è motivo di prendersela, noi NON SIAMO di Nuova Dhestelyon, ma semplicemente dei soldati di fortuna a cui hanno affidato una missione. I loro insulti e quelli di Kala fanno solo ridere.”
Oniro era stato un po’ duro, ma onestamente era un po’ incavolato e i continui insulti non erano piacevoli, e i suoi pensieri diventavano sempre più insofferenti, seppure all’ esterno era tutto normale.
° Ma sentila questa zoccola maesphita! Chi si crede di essere!°
Oniro cercò di non pensare alle provocazioni poi finalmente arrivati all’ aereo nave si poteva partire, anche se era il tramonto( peccato aver fatto saltare il pranzo a Kala, ma anche no …).
“Finalmente!”
sbuffò Oniro affaticato e un po’ polemico, non diede neppure uno sguardo a Kala, facendo finta che non esistesse, d’altronde li reputava inetti quindi perché Oniro avrebbe dovuto guardarla?
“Poco e niente in verità, mi spiace aver fatto saltare il pasto alla “Signora”, ma eravamo LEGGERMENTE IMPEGNATI pure noi, ma non è importante. Ho solo una parte delle razioni, posso dargliele.”
Rispose a Markus, girando gli occhi poi gli si avvicinò sotto voce e si permise una “battutina” su Kala sperando non avesse sentito.
“Comunque ho avanzato anche un po’ di bestemmie e bile dici che le accetterà anche queste?”
Narrato - Parlato - Pensato, parlato altri
Dati personaggio
Oniro ~ Hyrens~ Evocatore ~ ~ ENERGIA BIANCA Scheda
dati di gioco
Corpo= 125
Mente=150
Spirito=250
Velocità=100
Destrezza=150
Livello Corpo: Liv.0, Danni Bassi
Livello Mente: Liv.1, Danni bassi
Livello Spirito: Liv.1, Danni medi
Dati per l'Invocazione Hypnos:( attivata)
Corpo = 50
Mente = 250
Spirito =50
Velocità =50
Destrezza =200
Corpo: Danni Bassi
Mente: bassi +2°livello Potere passivo
Spirito:Medi+2 livello Potere passivo
Status Fisico: ferito allo stomaco rimarginata occhi tornati a vedere soul point recuperati.
Status Mentale: Diffidente, ma completamente con autocontrollo.
Soul Point: 300 ( recupero)
Abilità Razziali:SPOILER (clicca per visualizzare)- Conoscenza Pregressa: tramite il ricordo innato del proprio alter ego del passato, sarà possibile scegliere una Conoscenza Teorica aggiuntiva oppure sarà possibile renderne una delle tre iniziali di Livello 2. (aggiunta conoscenza maestro arcano livello 2)
- Abilità Passata: tramite il ricordo innato del proprio alter ego del passato, sarà possibile scegliere un'Abilità di Conoscenza gratuita aggiuntiva oltre a quella extra fornita dalla Classe. L'Abilità non vi permetterà comunque di sbloccare il livello 0 della Conoscenza stessa, né in nessun modo vi obbligherà a sceglierla.(aggiunta conoscenza linguistica)
- Manifestazione dell'Io: tramite il ricordo innato del proprio alter ego del passato, sarà possibile acquisire una delle sue abilità. Nell'atto pratico, vi sarà data la possibilità di scegliere una razziale tra quelle presenti nel forum (escluse Razze Speciali e Razze Divine) oppure di creare un'abilità (sia essa matrice tecniche che supporto) che non verrà conteggiata nel limite massimo di abilità concesse per energia.
Possibilità di sopprimere la propria forma demoniaca e sostituirla secondo propria volontà con una umanoide. { 50 SP}
Arti aggiuntivi (liberamente spartibili fra braccia e code, per un massimo di 4)
- Difesa dalle malie psioniche di natura passiva.
Abilità di Classe:SPOILER (clicca per visualizzare)Abilità Passiva: Possibilità di controllare (evocandola o invocandola) una creatura ogni due energie, richiamabile tramite Tecnica di richiamo e congedo.
- Creazione Animata
Abilità Personali:
Tecniche Utilizzate:
Conoscenza Utilizzata:
Specialista Arcano(livello 1)
Linguistica(livello 0)
Cosmopolita(livello 1)
Studioso di Razze(livello 1):
Abilità di Conoscenza da Combattimento:
non usate
Equipaggiamento:
saio nero fular della fazione maschera bianca ( Tolta)
Armi:
Frusta:
La frusta è un'arma molto diffusa, sebbene sui campi di battaglia scarseggi; è infatti più uno strumento di tortura o manipolazione dell'avversario. Normalmente le fruste sono realizzate con diversi strati di cuoio conciato e lavorato appositamente, fino ad ottenere un lungo e sottile filamento che si assottiglia mano mano che raggiunge la punta. La dimensione massima normalmente è poco superiore ai tre metri e mezzo, per garantire l'effetto della scudisciata, che altrimenti si disperderebbe nell'attraversamento della frusta eccessivamente lunga da parte del moto ondulatorio impresso. In mani esperte è un'arma molto insidiosa, fra le più odiose per quanto riguarda il disarmo e l'immobilizzare l'avversario, con un semplice gesto del braccio.
ingombro 1
accessori:
Si tratta di una ghirlanda di fiori rossi piccolissima che orna un bracciale sul suo braccio sinistro che gli dona 50 sp omaggio per un turno di gioco.
Pergamena Identificativa: Si tratta dell' oggetto identificativo della fazione dove c'è scritto tutto del fazionato, grado appartenenza e quant'altro.E' un oggetto che Oniro porta sempre in una sacca appesa alla cintura.
Descrizione Pezzi Armatura:
///
Veleni://
Medicinali://
altro:
Zaino: 1 sacco a pelo; 1 borraccia da due litri; razioni per 5 giorni (colazione, pranzo e cena); 1 kit igienico (sapone, purificatore per l'acqua in polvere, dentifricio, spazzolino); 1 corda da 10 metri; 1 bussola; 1 radiolina; 1 torcia da polso o da attaccare al vostro equipaggiamento (con 3 batterie di ricambio; ogni batteria dura circa 24 ore); 1 orologio analogico; micce e acciarini per il fuoco.
punti ingombro= 8 usati 1 per la frusta = 9
consumato 1 reazione di cibo x 5 -1= 4 rimanenti
Annotazioni:
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Uno di quei giorni
Post 16
I tentativi di Markus di contattare il campo base alla fine ebbero successo: Kala rispose alla chiamata, prendendo immediatamente il controllo del discorso parlando sopra tutto e tutti, intimando il gruppo di arrivare in orario. A Randall raggelò il sangue: tra tutto quello che avevano passato si era completamente scordato di avere anche un orario in cui dover arrivare al campo base, ed un orario piuttosto mattutino. Chiunque avesse organizzato quella spedizione era, secondo il mentalista, un incompetente, in quanto aveva dato poco tempo per esplorare un'area tanto ampia quanto inospitale.
Ma lasciandosi momentaneamente ciò alle spalle, Randall parlò con Misandre e parve che la sua parlantina ebbe l'effetto desiderato, tant'è che la sirena acconsentì a far incontrare il suo popolo con le delegazioni delle fazioni. Una piccola, grande vittoria di cui il viashino andava abbastanza fiero, e di cui si sarebbe vantato a lungo nel caso le cose fossero andate bene.
Dopo ciò Misandre si immerse, e lasciò quindi il trio da soli con una terribile consapevolezza: dovevano muoversi per tornare a casa.
Marciando a passo svelto, non ce l'avrebbero mai fatta in tempo ma nonostante ciò provarono ad accorciare quanto più possibile i tempi. Randall era molto stizzito dalla cosa, e poteva notare anche nei volti dei suoi compagni un malessere simile, che Markus inaspettatamente espresse per primo, quasi sorprendendo l'illusionista, sebbene le parole dell'asgardiano fossero più che condivisibili e rafforzate anche da Oniro.
«Concordo con quello che dici, ritengo che abbiamo svolto la missione al meglio! Ammetto di essermi dimenticato dell'orario di rientro... Ma sapete com'è, siamo nel luogo più inospitale del mondo e non ha mancato di ricordarcelo ogni singolo giorno, il mio cervello avrà considerato l'orario di rientro come una nozione secondaria. Anche perché, per quale motivo dobbiamo incontrarci e partire a mezzogiorno? Loro non possono mangiare senza di noi, aspettare un nostro segnale e poi partire tutti assieme a fine giornata? Bah, Nuova Dhestelyon...» Concluse quindi, disprezzando genuinamente quella fazione così disorganizzata, eppur così utile a minare la stabilità dello status quo.
Durante il viaggio non accadde nulla di eclatante, di tanto in tanto il gruppo entrava in comunicazione con Kala ma ogni volta erano commenti sgradevoli da parte della donna, e Randall avrebbe di gran lunga preferito sentire la presenza di un mostro piuttosto che la voce della donna. Ma anche se ci fosse stato un pericolo, la voce della ragazza avrebbe coperto qualsivoglia suono, motivo per cui Oniro suggerì giustamente di spegnere la radio.
Si fece mezzogiorno, ma ancora mancava molto ed il gruppo si trovò ad arrivare al punto di incontro solamente nel pomeriggio inoltrato, con Kala che in lontananza disse qualcosa in Maesphita di non ben comprensibile, e probabilmente era meglio così.
Improvvisamente Markus si fermò per rovistare frettolosamente nel suo zaino, quindi guardò gli altri e chiese loro con una certa preoccupazione se avessero provviste avanzate per la Dhestelita.
Il viashino raggelò, ma poi guardò soddisfatto il compagno: se per lei il cibo era una priorità, magari si sarebbe rabbonita se glie ne avessero dato.
«Ottima idea!» Esclamò quindi «Io dovrei avere ancora una porzione con me... Se diamo tutti quanti metà delle nostre porzioni, lei finirà col mangiare soddisfatta una porzione e mezza. Tanto stiamo per tornare a casa con del vero cibo, quindi sono più che disposto a mangiare di meno ora!» Concluse quindi Randall, sebbene il compagno Conarthiano non sembrasse molto contento dell'idea.
Mentre arrivavano da Kala, l'illusionista unì le razioni offerte dai suoi compagni per poterle porgere alla ragazza in un piatto già pronte, quindi una volta lì prese parola: «Eccoci! Scusa il ritardo, queste sono per farci perdonare... Non sono molto, lo so, ma al momento è il meglio che possiamo offrire!» Disse sforzandosi di sorridere, dunque continuò «In compenso, abbiamo completato la missione assegnataci, e abbiamo varie ed importanti novità. Direi che è importante fare al più presto un rapporto... Diciamo che abbiamo incontrato dei nativi del posto, e non sembrano felicissimi della nostra presenza» Continuò poi, strascicando un po' le parole e facendo fatica a tenere aperte le palpebre. Ora che non era più in mezzo al pericolo costituito dallo Yalthren, l'adrenalina stava venendo a mancare e tutte le energie utilizzate stavano iniziando a farsi sentire. Il poco sonno, tutta quell'attività e tutti quei pericoli, tutti quegli stimoli mentali... Ora che era al sicuro, Randall si sentiva come un bambino dopo una lunga giornata fuori casa.
Ma la missione non era ancora terminata, ed il flaemnita non poteva ancora rilassarsi del tutto.. -
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terre morte ii
uno di quei giorni
quest autogestita
─ 17 ─
Kala. La vostra dolce e amata Kala, lancia una sequela di insulti in maesphita ─ contornati con qualche parola nella lingua comune ─ prima di fermarsi sul posto, scrutarvi dall'alto al basso e poi sorridervi. Per quanto sia follemente arrabbiata con voi, non vi è alcun dubbio che sia contenta di vedervi.
« COME STATE??? EH??? SIETE TUTTI INTERI, VERO??? MICA QUALCUNO DI VOI STA MALE??? A bordo non abbiamo niente per curavi, raga, quindi vedete di stare bene. » chiedeva tra un insulto e l'altro « Avete fatto amicizia? Qualcosa di interessante? È bello vedere che il M.A.P. è ancora funzionante, bimbi bellissimi, siete stati fantastici! »
Nell'esatto momento in cui le offrite del cibo, poi, vi rendete conto che Kala è davvero un esserino tenero e che tiene alla vostra pellaccia.
« Bimbi, ma come siete cuccioli! Dovrei essere io a prendermi cura di voi e invece siete voi a prendervi cura di me! Vi riempirò di elogi una volta raggiunto l'accampamento! Perché non mi dite cosa è successo da queste parti? »
... e Kala, nonostante la giovane età e l'incapacità a comportarsi come un vero leader, è comunque di parola. Al vostro ritorno all'accampamento, tesse lodi su lodi sul vostro conto, decantando qualità che probabilmente nemmeno avete: di tutto quello che le avete raccontato1, Kala storpia le vostre versioni e vi fa passare quasi come dei mezzi eroi ai vostri pari-rango. Non osa fare la stessa cosa, però, con i vostri e i suoi superiori, obbligandovi ─ tra un controllo medico e l'altro ─ a narrare le vostre vicende almeno tre o quattro volte, a tre o quattro differenti superiori.
Nessuno, però, vi obbliga a stilare un rapporto ufficiale prima del giorno seguente, dopo aver pranzato, cenato, dormito e fatto colazione.
Kala vi scorta in una piccola stanza piuttosto spoglia, all'incirca di sei metri per lato. Un tavolo ovale con otto sedie è l'unica cosa che può attirare la vostra attenzione ─ e la vostra responsabile vi invita velocemente ad accomodarvi, offrendovi addirittura una bevanda a scelta a testa.
Dopo un'attesa di non oltre dieci minuti, vedrete diversi individui fare capolino dall'unico ingresso per la stanza; ognuno di voi potrà riconoscerne almeno uno: quattro rappresentanti di fazione si siedono ognuno a una sedia, e Kala fa lo stesso dopo di loro.
Il rappresentante di Nuova Dhestelyon vi guarda e sorride a tutti voi.
« Vi siamo infinitamente grati per aver preso parte a questa piccola esplorazione, e siamo ben lieti di sapere che non avete riportato alcun danno né che ne avete causato al M.A.P. Vi assicuriamo che il vostro tempo è stato più prezioso di quello che credete, e che grazie a voi abbiamo aggiunto nuovi confini ai nostri orizzonti. » Si ferma per qualche istante, in silenzio. Prende un piccolo registratore e lo poggia al centro del tavolo; lo stesso fanno gli altri referenti di fazione. « Parlateci della vostra esplorazione, e siate dettagliati: quello che per voi può risultare insignificante, per noi potrebbe essere di vitale importanza. »
direttive
1 Ho dato per scontato che voi le abbiate almeno detto di aver lottato contro qualcuno/qualcosa, ma potete decidere voi cosa le avete riferito e in che modo.
Il primo che arriva può descrivere e dare un nome ai PNG vostri superiori, se ne ha voglia. Io non l'ho ritenuto necessario per gli avvenimenti. Così scopro pure chi è che non legge i post dei compagni. 8)
Attenti a quello che dite e come lo dite. Nessuno a parte voi tre sa cosa è accaduto sull'isola, dunque tutto quello che ometterete verrà ritenuto non detto ai fini della trama di gioco. Ovviamente vi è concesso anche solo dire "Randall racconta dell'incontro con le Sirene", ma precisate se omettete qualcosa e cosa omettete ─ e possibilmente il tono e il modo in cui vengono riportati i dialoghi, es. "[...] precisando che Misandre è una stronza".
Ho scritto una cosa a caso, sta a voi decidere che volete raccontare.
DOPO aver parlato con i vostri superiori, potrete tornare alle vostre rispettive dimore nel giro di qualche giorno.. -
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19 Gennaio 845
Spazio aereo del Sito B2
Isole della Speranza, Yalthren
Markus non riusciva a staccare gli occhi dal finestrino mentre l’aeronave li portava lontano da quel meraviglioso inferno, reso meno inesplorato dalle loro azioni. Anche Alice era insolitamente tranquilla, completamente assorbita da quel panorama mozzafiato, in un misto di sollievo e meraviglia.
" Ce l’abbiamo fatta… " Pensò Markus, ancora incredulo che quell’avventura fosse giunta al termine.
" Non vedo perché dovresti essere stupito, c’ero io a guardarti le spalle, il successo della missione era assicurato prima ancora che mettessimo piede nel sito. " Disse Alice, ridendo.
" Questo rende solo il nostro successo più incredibile. "
" Stronzo. "
" Seriamente, grazie per il tuo aiuto… Sei stata preziosa."
" Figurati. L’hai detto tu poco prima che questa follia avesse inizio, ci siamo dentro insieme. "
Il trasferimento in aeronave avvenne senza alcun intoppo. Kala si dimostrò straordinariamente gentile e amichevole, nonostante il ritardo accumulato dalla squadra, preoccupandosi più per lo stato di salute del gruppo che per l’esito della missione e per lo stato del M.A.P.
Markus si limitò a raccontarle dell’inaspettato incontro con le sirene dello Yalthren, di come fossero riusciti a convincerle ad intavolare delle trattative pacifiche con le fazioni congiunte e del fatto che tale incontro avrebbe avuto luogo dopo appena tre giorni. Decise di limitarsi alle sole informazioni necessarie perché la ragazza avesse chiara la situazione e la notizia potesse risalire la catena di comando nel più breve tempo possibile.
19 Gennaio 845
Accampamento multi-fazione, Sito A1
Isole della Speranza, Yalthren
Giunti all’accampamento multi-fazione del sito A1, Kala dipinse la squadra come veri e propri eroi, esagerando tutto ciò che le era stato raccontato. Markus, Randall e Oniro furono sottoposti ad un check-up medico completo che non evidenziò ferite di rilievo ed ebbero l’occasione di gustare il meglio dell’ospitalità di quel campo così lontano dalle normali rotte commerciali.
Finalmente sazio e riposato, Markus decise che era giunto per lui il momento di lavorare al rapporto per Asgard, iniziando a scrivere ogni informazione di rilievo con la sua scrittura ordinata e chiara, per quanto poco elegante e sicuramente non raffinata.
Decise di non descrivere nel dettaglio le capacità dei suoi alleati, soffermandosi invece su ciò che erano riusciti a compiere come squadra. Iniziò descrivendo l’eliminazione dell’abominio etereo, accecato dall’odio e accompagnato dai membri dell’equipaggio di cui era stato capitano in vita. Procedette poi a descrivere quanto avevano percepito durante la traversata dell’antico campo di battaglia, gli incubi notturni che avevano accomunato tutti i membri della squadra oltre alle insolite condizioni in cui versavano i resti di chi era perito in quella battaglia, dei quali aveva portato con sé un campione. Da ultimo, ma non per importanza, si dedicò a trascrivere con attenzione ogni dettaglio notato durante il breve colloquio con le sirene. Il loro astio per le fazioni, la venerazione di Entropia, la sofferenza che dovevano aver provato a causa dei conflitti nel continente; ponendo l’accento su Misandre come una opportunità per le fazioni di stabilire rapporti pacifici con quell’orgogliosa razza. Giunto al termine del suo rapporto scritto, decise di inserire una nota personale, in cui auspicava di giungere ad un accordo con le sirene dello Yalthren. Inimicarsele sarebbe potuto essere fatale per le squadre inviate in esplorazione da quel momento in poi, mentre raggiungere un concordato con il loro popolo avrebbe reso il continente perduto più sicuro per esploratori e coloni. Soddisfatto del risultato, firmò il plico in fondo alla sedicesima pagina prima di coricarsi per recuperare le forze in vista di quello che sarebbe stato il suo ultimo giorno nello Yalthren.
20 Gennaio 845
Accampamento multi-fazione, Sito A1
Isole della Speranza, Yalthren
Dopo aver raccolto le proprie cose e preparato l’equipaggiamento per il trasporto in aeronave, Markus si recò presso l’edificio che ospitava la fureria, dove avrebbero dovuto fare rapporto ad una commissione composta dai rappresentanti delle fazioni. Qualche minuto più tardi era di nuovo in compagnia di Randall e Oniro, che salutò con un cenno del capo.
" Non voglio ripartire prima di aver scambiato un paio di parole con loro, fosse anche solo per ringraziarli." Disse più a sé stesso che ad Alice.
" Non sono ancora venuti a chiamarci, credo questa sia l’occasione perfetta per... " In quel momento, Kala aprì con irruenza la porta di una stanza alla loro sinistra, trascinandoli all’interno senza troppi complimenti.
La squadra si trovò in una piccola e spoglia stanza quadrata con al centro un tavolo ovale con otto sedie, di cui quattro già occupate da quelli che dovevano essere i rappresentanti delle fazioni. Markus riconobbe immediatamente Robert Harald, un alto ufficiale dell’esercito asgardiano rinomato per la sua esperienza nelle missioni di esplorazione, raccolta di informazioni e infiltrazione, sicuramente inviato nello Yalthren come referente per qualunque asgardiano avesse partecipato alle operazioni nel continente. Quando notò il paladino gli rivolse un cenno di approvazione con il capo, sorridendo al
Fu il rappresentante di Nuova Dhestelyon a rompere il religioso silenzio che regnava nella stanza: « Vi siamo infinitamente grati per aver preso parte a questa piccola esplorazione, e siamo ben lieti di sapere che non avete riportato alcun danno né che ne avete causato al M.A.P. Vi assicuriamo che il vostro tempo è stato più prezioso di quello che credete, e che grazie a voi abbiamo aggiunto nuovi confini ai nostri orizzonti. » Fece una pausa per estrarre un registratore, che posizionò al centro del tavolo, premendo il tasto di avvio. I rappresentanti di Asgard, Flaemnir e Conartha fecero lo stesso, facendo scivolare sul tavolo di fronte a loro dei piccoli registratori che portavano lo stemma delle tre fazioni.
« Parlateci della vostra esplorazione, e siate dettagliati: quello che per voi può risultare insignificante, per noi potrebbe essere di vitale importanza. » Concluse, mostrando un ampio sorriso ai presenti.
Markus rimase immobile, desiderando ardentemente che fosse qualcuno dei suoi compagni ad iniziare.
" Vediamo… da dove posso cominciare? " Pensò tra sé e sé, cominciando a prepararsi nel caso in cui nessuno avesse trovato il coraggio di farlo, cercando nel frattempo di non incrociare lo sguardo di nessuno dei presenti.
Fortunatamente fu Randall a prendere la parola, dimostrando ancora una volta la propria capacità oratoria nel descrivere i fatti avvenuti durante il primo giorno nel sito B2. Oniro proseguì di buon grado, affrontando gli avvenimenti del secondo giorno, raccontando dell’esplorazione di quella distesa morta, conservatasi come monito delle terribili battaglie che avevano marchiato per sempre il continente.
Sapendo che a breve sarebbe stato il suo turno di parlare, Markus aprì il rapporto che avrebbe consegnato ai propri superiori una volta rientrato alla Fortezza, cercando la pagina in cui aveva descritto dell’incontro con le sirene. Attese pazientemente che Oniro avesse finito di parlare per prendere la parola.
« Buongiorno a tutti. Sono Markus Yarrik, cadetto dell’esercito asgardiano. Cercherò di essere breve ma esaustivo nel mio rapporto. Spero conserverete le domande per la fine, in modo che io non corra il rischio di perdermi qualche dettagli. »
Prese un respiro profondo, prima di iniziare a raccontare del terzo ed ultimo giorno nel sito B2, riprendendo esattamente da dove aveva finito Oniro. Descrisse minuziosamente l’incontro con Misandre e le altre due sirene, portando all’attenzione della commissione il fatto che non aveva alcuna idea se fosse stato programmato da parte delle tre creature oppure puramente dettato dal caso. Dopo essersi soffermato sulle caratteristiche fisiche delle tre sirene, procedette a riportare tutta l’ostilità che esse avevano mostrato nei loro confronti in un primo momento, come se fossero convinte che non fosse possibile alcun dialogo con quelli che per loro erano invasori malintenzionati. Seguì a descrivere come l’atmosfera fosse gradualmente cambiata dopo che due delle creature si erano inabissate nelle scure acque dell’Arcipelago della Speranza, lasciando solo la terza sirena, presentatasi come Misandre, a parlare con loro.
Giunto finalmente al momento clou del proprio intervento, accennò di aver tentato di raggiungere via radio l’altra squadra, per avvisarli del possibile pericolo che le sirene rappresentavano per chiunque si trovasse in quella zona dello Yalthren, tuttavia senza essere riusciti a stabilire un qualunque contatto con loro. Proseguì esponendo tutte le informazioni che avevano raccolto sul popolo delle sirene, i Figli della Madre, seguaci di Entropia. Riferendo di come il loro principale interesse fosse proteggere Ġawhra, da ulteriori guerre tra fazioni e di come grazie anche alle capacità diplomatiche di Randall avessero alla fine convinto Misandre a parlare in favore della nuova intesa tra fazioni con le guide del suo popolo, perché valutassero l’opzione diplomatica con i rappresentanti delle fazioni nello Yalthren.
« Come avrete di certo già saputo da Kala, al termine del nostro colloquio con Misandre, lei stessa ci ha informato che dopo tre giorni si sarebbe recata presso l’accampamento multi-fazione per comunicare la decisione del suo popolo. Ciò significa che tra soli due giorni la situazione nel continente potrebbe cambiare radicalmente, in meglio o in peggio. Se le sirene dovessero accettare di dialogare con le fazioni avremmo l’occasione di rendere l’esplorazione dello Yalthren molto più sicura e agevole, oltre a poter contare su informazioni che richiederebbero anni per poter essere raccolte. Il problema sarebbe invece se dovessero decidere di considerarci alla stregua di invasori, giunti nel continente col fine di riportarvi la guerra. »
Prese un respiro profondo prima di continuare.
« Dal momento che non mi reputo sufficientemente qualificato per dare la mia opinione sulla faccenda, mi limiterò a riportare quanto detto da Misandre: se il suo popolo dovesse valutare negativamente l’opzione di dialogare con le fazioni, sarà concesso a chi si trova attualmente nello Yalthren il tempo di andarsene. »
" Più che dirgli “non mi reputo sufficientemente qualificato” avresti dovuto dire che potrebbe non piacergli la tua opinione. O sbaglio? " Commentò Alice non appena ebbe finito di parlare.
" I soldati eseguono gli ordini. Non sono tenuto a fornire la mia opinione se non richiesta, soprattutto davanti ad una commissione di fazioni diverse. "
" Però le sirene… "
" Sai perfettamente cosa penso. E credo tu sappia anche che la mia… la nostra opinione non può in alcun modo incidere su ciò che accadrà da qui in avanti. Dovrebbero aver capito che le sirene sono per noi una risorsa considerevole, il resto sta a loro e a Misandre. "
Qualche minuto più tardi i rappresentanti delle fazioni premettero quasi all’unisono i pulsanti per interrompere la registrazione, ponendo termine al debrief. Si prodigarono in ringraziamenti per l’operato dei propri sottoposti, prima di fare un cenna verso la ragazza Neodhestellyta. Kala si alzò di scatto, accompagnando alla porta Markus, Randall e Oniro, salutandoli calorosamente prima di richiudere la porta della sala riunioni.
Markus vide Randall allontanarsi mentre recuperava il proprio equipaggiamento, decidendo di cogliere quell’occasione per parlargli finalmente in privato.
« Aspetta Randall! » Urlò al viashino, raggiungendolo di corsa, carico di tutto il proprio equipaggiamento. Sopra lo zaino svettava imponente lo scudo a torre, avvolto in stoffa nera e assicurato da un intreccio di corde, mentre a lato del suo bagaglio si trovavano invece il fodero della claymore e il particolare souvenir raccolto nelle lande desolate, avvolto anch'esso nella stoffa nera.
« Se possibile vorrei parlarti un secondo. » Disse sorridendo all’amico. « Anzi, VORREMMO parlarti. » Si corresse immediatamente.
Il viashino si fermò prontamente, rivolgendo all’asgardiano un ampio sorriso. Markus gli fece cenno di seguirlo, guidandolo verso un angolo appartato del complesso, lontano da occhi e orecchie indiscrete.
« Alice e io desideravamo scambiare due parole con te, prima che le nostre strade si dividano. »
" Uh, digli da parte mia che mi dispiace averlo trattato così male quando ci siamo incontrati. " Disse Alice ridendo.
« Da parte mia ci tenevo a ringraziarti per tutto ciò che hai fatto per noi. Siamo ancora molto lontani dal comprendere l'assurda situazione in cui ci troviamo, ma per merito tuo ora ho qualche certezza in più. »
" Che certezze, scusa? Non sappiamo cosa ci è successo, perché sia successo e nemmeno come rimediare. ”
« Tipo aver finalmente la certezza di non sentire le voci! Se anche lui ti ha sentita vuol dire che sei reale. »
" Certo che sono reale! Vuoi dirmi che avevi qualche dubbio a riguardo e non me ne hai parlato? ”
Markus provò una fitta di tristezza al cuore, chiaramente derivante dallo stato d’animo di Alice. Doveva essersi sentita tradita dalle sue parole. « Scusa... lo so che sei reale, però adesso sappiamo che in qualche modo risiedi nella mia mente... »
" Ok… ma se ti sento di nuovo mettere in dubbio la mia esistenza te la farò pagare, chiaro? ”
" Scusami, davvero... Non era mia intenzione offenderti. " Pensò Markus, rivolgendosi alla voce nella sua testa.
" E non dimenticarti di ringraziarlo da parte mia, è stato bello poter parlare con qualcuno al di fuori di te, anche se solo per qualche secondo. ”
« Anche Alice ti ringrazia di cuore per aver mantenuto il nostro piccolo segreto. Prima o poi smetteremo di nasconderci, ma non prima di aver trovato qualche risposta. » Disse Markus, tornando a rivolgersi al viashino.
« Ehi, ma non c'è di che... Anzi, chiedo scusa se mi sono intrufolato senza preavviso, visto lo stato di shock del momento non ci avevo pensato. Ma prometto di tenere per me questa informazione e di non rivelarla a nessuno, è forse l'unica cosa che ometterò volontariamente nel rapporto! » Rispose Randall con un sorriso, poi riprese: « E ribadisco la mia volontà di aiutarvi, con i miei poteri potrei cercare di trovare una soluzione a questa situazione, o potrei anche semplicemente essere qualcuno con cui potete parlarne liberamente. Insomma, sentitevi liberi di chiedermi ciò che volete, per quanto sia nelle mie possibilità, cercherò di aiutarvi! »
« Hai la mia gratitudine, Randall. Non dimenticherò queste tue parole. E se dovessi mai trovarti in difficoltà o dovessi aver bisogno di aiuto, potrai contare sull'aiuto mio e di Alice. » Disse tendendo la mano verso l’amico. « Arrivederci, amico mio. Ti auguro ogni fortuna, in attesa del giorno in cui ci rincontreremo. »
« Arrivederci miei cari, sono sicuro che ci rincontreremo in situazioni più rosee! » Disse Randall stringendo la mano al paladino.
Congedatosi dal flaemnita, Markus si incamminò verso l’area dedicata al carico e al rifornimento delle aeronavi, poco più di uno spiazzo di atterraggio delimitato da una palizzata metallica e del filo spinato. In tutta la zona circostante fervevano le operazioni, con meccanici e operatori dediti al rifornimento, carico e messa a punto dei velivoli.
Markus si avvicinò al cancello d’ingresso, sorvegliato da diverse guardie armate. Fu proprio in quel momento che notò con la coda dell’occhio Oniro incedere nella sua direzione.
« Hey Oniro! » Disse coprendo gli ultimi metri che lo dividevano dal conarthiano. « A breve sarò in viaggio per Hendel e ci tenevo a salutarti prima di partire. Ti avevo giudicato male al nostro primo incontro, un po' anche a causa della diffidenza con cui mi avevi trattato, ma ti sei rivelato un combattente capace e leale verso la squadra. »
« Non preoccuparti. Almeno grazie a te sono riuscito a vedere un "lato" diverso di voi umani e non credevo fosse possibile. È stata proprio una piacevole esperienza. Anche tu a combattere non sei da meno, magari un giorno ci rincontreremo anche se spero non per essere mandati al fronte. Magari una partita a scacchi e una bevuta te la concederei. »
« Arrivederci Oniro, ti auguro un rientro pacifico a casa. Sono sicuro che prima o poi ci rincontreremo, Valhalla è più piccolo di quanto sembri in questi casi. » Disse il paladino, tendendo la mano di fronte a sé, come durante il loro primo incontro.
L’incantatore si limitò ad annuire, stringendo con vigore la mano di Markus, per poi allontanarsi.
" In fondo non era così male, no? ”
“ Sono d’accordo, è in gran parte merito suo se siamo tornati tutti sani e salvi all’accampamento. Spero di rincontrarlo un giorno. <i>”
"<i> Torniamo a casa? ” Chiese Alice.
“<i> Sì, qui abbiamo finito. <i>” Rispose Markus, con una punta di amarezza.
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Terre Morte II: Uno di quei giorni[Quest Autogestita] |
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